Mosca e l’Anello d’oro

Qualcuno mi chiede: “Ma secondo te è più bella Mosca o San Pietroburgo?”..  dipende! Da quanto conosci e ti appassiona questo Paese, la sua storia, la sua cultura, la sua anima.

San Pietroburgo è una città occidentale, relativamente giovane, sorta dalle paludi per  volere di Pietro il Grande che voleva farne una città all’altezza delle altre capitali d’Europa.  Amsterdam e Venezia furono i suoi modelli. Mosca è antica! Il peso della sua storia quasi millenaria si percepisce nelle stratificazioni del suo tessuto urbano. E’ più “russa”, anche se le virgolette sono d’obbligo, perché in realtà entrambe le città sono fortemente occidentalizzate e molto diverse dal resto del Paese.

E  Mosca infatti, insieme ad un gruppetto di piccole città, è la protagonista di un itinerario alla scoperta dei Principati della Rus’ antica. Questo itinerario è stato pensato per delle persone che avevano già una buona conoscenza della Russia e volevano approfondire con questo viaggio tematiche storico-culturali, preferendo concentrarsi su Mosca e le antiche città dell’Anello d’oro.  Le visite guidate si concentrano su itinerari meno turistici e sono previsti spazi liberi per visitare in autonomia le principali attrazioni della città. Sono state scelte guide molto preparate dal punto di vista storico-culturale  e abbiamo previsto esperienze particolari come una notte in un monastero e la visita di musei insoliti.

Se volete approfondire con qualche chicca e curiosità, nella mappa di seguito trovate i punti di interesse del percorso e qualche informazione in più per ognuno di essi cliccando sul numero. Non fate gli scansafatiche e cliccate!

Museo dell’icona russa e Taganskij Rajon

Il piccolo Museo dell’Icona Russa è situato nel centro di Mosca in via Goncharnaya ed ospita una collezione di 5000 pezzi. La base della collezione è costituita da icone dei sec  dal XIV al XX. Se andate a Mosca e come me siete appassionati di arte antica, non potete perdervi l’incontro con questi capolavori. L’aura di sacralità e solennità che emanano, esprime l’importanza che l’immagine aveva nella spiritualità russa (per qualche info in più cliccate sulla mappa). Oltre alle icone troviamo anche manoscritti e oggetti di arti decorative ed applicate. Il quartiere Taganskij in cui si trova è situato oltre il fiume Jauza, affluente della Moskova, e anticamente ospitava insediamenti liberi di fabbri e ceramisti (Goncharnaya ulitsa significa appunto via dei ceramisti) che venivano allontanati dal centro della città verso la collina. Si trova in questo quartiere anche l’ex monastero Krutitsy, antico monumento della Russia medievale dal fascino decadente!

Mosca: Krutitskoye Patriarsheye Podvor'ye

Krutitskoye Patriarsheye Podvor’ye

Via Myasnitskaya

Si trattava anche in questo caso di un insediamento libero. Qui infatti si trovavano molte botteghe di macellai (“myasa” significa carne) e le loro abitazioni. Al tempo di Pietro I molti nobili cominciarono a stabilirsi in questa via, il principe Menshikov suo grande consigliere e amico di scorribande (prima o poi scriverò qualcosa su questi due strambi personaggi) acquisì qui un grande possedimento. Ecco perché troviamo numerosi edifici in pietra, nonostante la maggior parte delle costruzioni della via fossero in legno. Merita veramente una passeggiata perché custodisce pezzi di storia moscovita non indifferenti: la biblioteca di “Guerra e Pace” e per gli appassionati di tè e caffè l’ Antica casa del tè Perlov. (cliccate sulla mappa.. ve l’ho già detto?)

Via Ilynka

Deve il suo nome ad un monastero in onore di Elia il Profeta, ma fu anche santuario commerciale e bancario della città. Divenne la principale via commerciale di Mosca, centro della vita finanziaria e del commercio all’ingrosso. Qui sorse l’edificio della borsa e qui tutt’oggi ci sono le sedi delle più grandi banche della Russia.

Mosca: Gostiny dvor
Gostiny dvor

L’Anello d’oro

Un anello di antiche città intorno a Mosca, ma dalla storia antichissima ed illustre. Qui si conservano importanti pagine della storia russa nei loro monumenti. Come perle giacciono nell’ammaliante campagna russa. L’origine del nome Anello d’oro è piuttosto recente, risale al 1967 e si deve al giornalista sovietico Jurij Bychov. Fu il primo a pensare ad un itinerario turistico che toccasse queste antiche località. Una serie di saggi del giornalista, pubblicati sul giornale “Sovietskaya Kultura” con il titolo di “Anello d’oro” fece sì che questo nome diventasse la designazione ufficiale di questo percorso.

L’Anello d’oro è famoso per i monumenti di pietra bianca di Suzdal e Vladimir. Si tratta di una serie di edifici, parte del patrimonio UNESCO, che si trovano nei dintorni delle due città. Sono otto, tutti in pietra bianca e furono eretti tra il XII-XIII sec. Ma c’è un bellissimo tempietto quello di San Giorgio a Yurev Polskij, ch ufficialmente non rientra in questa serie di edifici ma è fatto della stessa pietra bianca. Piccola chiesetta voluta dal principe Iuri Dolgorukij nel 1152 e che deve la sua attuale forma alla ricostruzione del principe Svjatoslav III nel 1230. La sua facciata in pietra bianca è coperta da affascinanti bassorilievi, sculture e capitelli: un vero catalogo di creature bislacche e mostri dell’immaginario medievale. Di certo non mancherà nel mio prossimo viaggio in Russia di questa estate.

La bellissima campagna russa