L’arte decorativa russa e la sua bellezza

La bellissima arte decorativa russa è variopinta e antica. Il legno è un materiale facilmente accessibile e per questo motivo molte delle tradizioni pittoriche popolari si trovano proprio su questo supporto. Le isbà erano spesso decorate con intrecci di fiori e uccelli e motivi decorativi astratti, sia internamente che esternamente. Ma non solo le case venivano dipinte anche mobili, stoviglie cassepanche, scatole, slitte e i magnifici filatoi. Gli stili tradizionali della pittura popolare russa sono tipici ognuno di una regione precisa.

Vediamo alcuni tra i più famosi, così avrete qualche spunto per un souvenir originale (leggete qui per altri interessanti suggerimenti)

Nero, oro, rosso e fiori: Khokhloma

Gli elementi tradizionali sono le bacche rosse e succose di sorbo e fragola, fiori e rami, a volte uccelli, pesci e animali. Il tutto dipinto in oro, rosso, verde su sfondo nero. ХОХЛОМÁ nasce nella seconda metà del XVII secolo in villaggi situati sulla riva sinistra del Volga, nella provincia di Nizhny Novgorod. I prodotti lavorati con questa decorazione venivano trasportati e venduti nel grande centro commerciale di Khokhloma e da qui in tutta la Russia, in Asia e nell’Europa occidentale.

La si può trovare sugli oggetti più impensabili. Originariamente era una decorazione utilizzata per abbellire stoviglie e oggetti di artigianato in legno, ora khokhloma è utilizzata anche per aerografare auto e aerei, decorare lattine, facciate di edifici, oggetti artistici.

Il magnifico nord nella pittura Mezen

Mezen è originaria della regione di Archangelsk. Protagonisti di questo decoro sono animali (in particolare cavalli e renne) e piante stilizzati, a cui si aggiungevano ornamenti astratti. Hanno uno stile un po’ preistorico, e infatti somigliano ai petroglifi della Carelia. I colori tipici sono un bel rosso vivace, ottenuto utilizzando argilla rossa e il nero ricavato dalla fuliggine mescolato con resina di larice.

Ogni elemento e ricciolo del disegno aveva un significato specifico ed era disposto in modo speciale e ovviamente rifletteva la vita delle persone del Nord che lo avevano creato. Una menzione particolare la meritano i filatoi. I famosi “prjalka” sono una vera e propria opera d’arte, nonostante si tratti di un oggetto di uso comune, ancora oggi sono considerati un oggetto da collezione.

Quelli del Nord erano realizzati in un pezzo unico di legno massello che comprendeva radice e fusto dell’albero, generalmente pioppo, abete rosso o betulla. Quelli della regione del Volga invece erano compositi e finito il lavoro si potevano smontare ed usare come ornamento appeso alle pareti. I filatoi erano un pezzo molto importante della dote di una ragazza, erano costosi e venivano trattati con grande cura.

L’eleganza del blu e bianco

Ghzel è un tipo di decorazione su ceramica, elegante e raffinata, con disegni blu cobalto che spiccano su una finissima ceramica bianca. Prende il nome da un piccolo villaggio non lontano da Mosca famoso fin dai tempi di Ivan Kalità per essere ricco di argilla di alta qualità, tanto che fu usata come materiale per la fabbricazione di nuovi recipienti farmaceutici e alchemici. Ricorda un po’ la nostra ceramica di Faenza o le famose porcellane cinesi.

L’abilità dei maestri di questo territorio è ormai nota in tutto il mondo, tanto che il fascino di questa tecnica pittorica ha contagiato anche famosi stilisti come Valentino, Cavalli o artisti eccentrici come Lady Gaga. Spesso si trovano prodotti in maiolica venduti come porcellana di Gzhel. La vera porcellana è leggera, sottile, brilla attraverso la luce, trattiene il calore, emette un suono squillante quando viene colpita leggermente. Anche dai disegni si può capire se si tratta di un lavoro fatto a mano o stampato. Sul fondo dell’originale ci sarà sicuramente una marcatura, il timbro GFZ, le iniziali dell’autore.

Bouquet di fiori

La pittura di Zhòstovo è originaria della regione di Mosca. Qui, un gruppetto di villaggi divenne popolare all’inizio del XIX secolo per la presenza di numerosi laboratori artigianali che producevano oggetti in lacca di cartapesta. Quella della lacca su cartapesta è una delle tradizioni artistiche più originali e ricca dell’artigianato russo sviluppatasi all’alba del XIX secolo e divenuta sempre più rinomata, non solo in Russia. Molti di questi capolavori sono conservati al Museo Russo di San Pietroburgo, ecco perché è un peccato che spesso questo museo venga trascurato in favore dell’Ermitage (che è imperdibile, per carità!).

Verso la fine del 1700 un commerciante moscovita che produceva cartapesta, Piotr Korobov, affascinato dalle tabacchiere laccate tedesche ammirate durante un viaggio in Germania, decise di importare la tecnica in Russia dando vita alle lacche di Fedoskino. La pittura di Zhostovo e dei villaggi adiacenti ha avuto origine dalla miniatura di Fedoskino e dalla pittura artistica in lacca di vassoi di metallo, esistente nella città di Nizhny Tagil. Gli eleganti vassoi neri con splendide decorazioni floreali colorate ne sono l’espressione artistica più tipica.

Fiori su sfondo nero

Protagonista di questa tecnica decorativa è il bouquet di fiori: rose, peonie, margherite, tulipani, fiori di campo. I fiori possono essere disposti in ghirlande attorno al perimetro del vassoio, raccolti in mazzi di tre o cinque fiori, raffigurati in cestini, spesso sono accompagnati da frutti, bacche o uccelli. Vengono utilizzati colori ad olio su trementina, applicati con pennelli morbidi. La verniciatura multistrato viene eseguita in più fasi, ognuna delle quali è accompagnata da una lunga asciugatura.

L’esecuzione della composizione non è né dal vero né segue modelli. L’artista improvvisa, con la propria fantasia e tecniche compositive, quindi non ci saranno mai due vassoi identici. Gli artisti non avevano limitazioni alla loro creatività e potevano usare i colori che preferivano. Il colore del fondo generalmente era il nero, ma potevano essere utilizzati anche il rosso, il verde, il blu e l’avorio.  Oltre ai fiori inizialmente erano comuni anche soggetti come i paesaggi, la trojka trainata da cavalli a cui si sono aggiunti anche temo tratti dalle fiabe e scene di vita quotidiana. Se andate sul sito ufficiale dell’Atelier di Zhostovo vi potete fare un’idea degli splendidi lavori che vengono realizzati ancora oggi.  

La pittura “della Dvina settentrionale”

Severodvinskaja significa “della Dvina settentrionale”, un fiume del Nord che a partire dal XVI sec fu una grande arteria di trasporto in Russia. Fiorirono le città e i monasteri che si trovavano lungo il suo corso divenendo grandi centri commerciali e culturali: Kargopol, Belozersk, Solovetsky, Kirillo-Belozersky. La pittura popolare, nata sulle rive dei fiumi Dvina settentrionale e Mezen, è un’arte distintiva.

Questa pittura tradizionale trasformò oggetti della vita contadina in vere e proprie opere d’arte. Affonda le sue radici nell’antica arte russa: la pittura monumentale, le icone, le miniature. Fa uso di simboli pagani come l’albero della vita, l’uccello Siri e il grifone, ma anche ramoscelli, bacche, fiori, uccelli, cavalli e motivi geometrici.

Ogni elemento ha il suo significato, come l’albero simbolo della vita stessa o il trilistnik (trifoglio) simbolo della trinità come filosofia di vita (nascita-vita-morte, terra-acqua-aria). Si possono individuare tipologie diverse in questo stile decorativo. In alcune i motivi più ricorrenti sono Sirin e i cavalli, altre sono dominate da ornamenti floreali e viticci, oppure da scene di vita quotidiana, rituali e feste dipinti in uno stile che ricorda le iconostasi. I colori tipici su uno sfondo bianco sono il rosso, il giallo e il verde, il nero e l’ocra.

Ci sono molti modi per studiare la cultura di un popolo, uno di questi è l’artigianato. Acquistare uno di questi oggetti da un artigiano locale è un modo per preservare le tradizioni locali e contribuire alla loro sopravvivenza.