Italia
Cosa vedere a Udine e dintorni
Udine non è una città grande, per farsi un’idea generale della città basta tranquillamente un giorno perdendosi tra le sue piazzette e vie. Ovviamente se volete visitare anche qualcuno dei suoi interessanti musei vi servirà un po’ di tempo in più, ma un paio di giorni possono essere sufficienti. Inoltre Udine è un ottimo campo base per visitare buona parte della regione e ci si può spostare da qui, in giornata, per le escursioni.
Da non perdere:
1 Le piazze. Cominciando da Piazza della Libertà su cui si possono ammirare due Logge: quella del Lionello e quella di San Giovanni. La Loggia del Lionello presenta una bellissima cromia bianca e rosa, è realizzata in stile gotico veneziano abbellita dalle eleganti coloninne delle trifore, pentafore e monofore. Sulla facciata ci sono raffinate decorazioni a bassorilievo, mentre passeggiando sotto il porticato si possono ammirare la bella travatura lignea del soffitto e la Madonna col Bambino del Pordenone. La Loggia di San Giovanni è invece caratterizzata dalla Torre dell’Orologio. Dove ora sorge il porticato si trovava una chiesa dedicata a San Giovanni che, quando si decise di demolire per costruirvi il porticato, nessun operaio voleva abbattere. L’antica chiesa fu infine demolita per essere poi ricostruita nella sua attuale soluzione. I due mori sopra l’Orologio scandiscono le ore e dominano la piazza dall’alto.
Molto suggestiva è Piazza Matteotti. Sedersi in uno dei tanti dehors che si affacciano sulla piazza è sicuramente una delle cose da fare. Sono tanti i particolari su cui l’occhio può indugiare: la fontana del ‘500 proprio al centro del plateatico rialzato, le case colorate e affrescate abbellite dai portici, la cisterna ottagonale con le graziose 5 colonne, la Chiesa di San Giacomo.
Piazza 1° Maggio è un grandissimo spazio con al centro un grande parco.
Piazza XX Settembre ospita una bella dimora in stile veneziano.
2 Alcune chiese. Il Duomo risalente al 1335 ha una facciata molto particolare che mescola elementi gotici come il portale strombato e romanici come gli archetti pensili lungo gli spioventi. All’interno sono custodite alcune opere di Gianbattista Tiepolo, e accanto al Duomo si trovano anche il pregevole Oratorio della Purità e il Museo del Duomo.
Una chiesa che secondo me è imperdibile è quella di San Francesco, una delle più antiche della città. Particolare è il rosone nella delicata cornice di mattoni sulla facciata dalla semplicità romanica con tetto a capanna e archetti pensili. Gli affreschi all’interno, purtroppo non ben conservati, sono di scuola giottesca. Tra gli affreschi si trova una rappresentazione del Lignum Vitae, iconografia tipicamente francescana che fa riferimento all’omonimo opuscolo di San Bonaventura. Si tratta di un albero con 12 rami ognuno dei quali produce un frutto simbolo di una virtù di Cristo e mostra una serie di episodi dalla vita di Cristo inerenti a quella virtù. E’ una raffigurazione che racchiude una grande quantità di materiale teologico ed era un tema caro a Giotto e alla sua bottega di cui troviamo dei prototipi anche nell’Abbazia di Santa Maria in Silvis a Sesto al Reghena, sempre in Friuli.
3 Via Mercatovecchio. Una grande via pavimentata e porticata da sempre una via commerciale. Sotto i portici ci sono innumerevoli negozietti e caffè, ma se guardate all’insù vedrete tutti i palazzi alti e stretti che vi si affacciano.
4 Le rogge. Hanno una lunga storia travagliata questi piccoli corsi d’acqua che attraversano la città. I primi documenti risalgono al medioevo, purtroppo a partire dagli anni cinquanta del Novecento vennero sistematicamente coperte e così molte sono andate perdute. Se ne possono ancora incontrare lungo via Zanon, Vicolo Molin Nascosto, Via Verdi, Piazza Patriarcato. Offrono scorci suggestivi e un’atmosfera d’altri tempi. Se si ha voglia di pedalare ci sono anche lunghi percorsi ciclabili.
5 Ex Mercato del pesce un bell’edificio liberty che ora è diventato uno spazio per l’esposizione di opere fotografiche.
6 Gli affreschi del Tiepolo al Palazzo Arcivescovile.
Nei dintorni di Udine…
1 La longobarda Cividale del Friuli. L’antica Forum Iulii, da cui deriva il nome Friuli. Nel 568 d.C. divenne sede del primo ducato longobardo in Italia, come ci racconta il cronista cividalese Paolo Diacono. In epoca medievale, dopo un lungo periodo di dominazione veneziana, fu importante centro politico economico che divenne poi centro ecclesiastico al tempo in cui vi si stabilì la sede del Patriarcato di Aquileia. Il centro storico è piccolino ma pittoresco e suggestivo. Ci sono interessanti musei come il Museo Archeologico e il Museo Cristiano del Duomo che custodisce il meraviglioso altare del Duca Ratchis. Il tempietto longobardo è come uno scrigno dalla semplice linearità esterna che racchiude un capolavoro.
2 La tradizione dei prosciuttifici a San Daniele del Friuli si può scoprire attraverso visite guidate e degustazioni. Inoltre San Daniele è una bella e tranquilla località. Il momento più bello per visitarla è durante i giorni della sagra Aria di Festa dedicata al prosciutto San Daniele. Poco lontano si trova la bellissima Abbazia di Rosazzo. Il millenario centro ecclesiastico, le cui origini non sono ancora del tutto chiare, ha rappresentato in passato e rappresenta ancora oggi, il punto di connessione fra Occidente e Oriente, ove lingue e culture diverse possono incontrarsi e dialogare. Al suo interno è custodito un grande roseto.
3 Le colline del Collio. Dolci colline incastonate tra mare e monti, dove il microclima è assolutamente unico e il profumo della ponka – il caratteristico terreno del Collio – pervade tutto. Io trovo fantastici i vini bianchi. Il vitigno più celebre è il Tocai, ma in seguito alla disputa con l’Ungheria il vino viene chiamato Friulano. Poi ci sono il Verduzzo, la Ribolla Gialla e la Malvasia Istriana, e il rarissimo Picolit. Cabernet franc, il Merlot e lo Schioppettino sono vini rossi. Tutti da assaggiare!
Cosa vedere a Trieste e dintorni
Trieste è una città bellissima, in alcuni scorsi ricorda un po’ Vienna. Una piccola Vienna, però sul mare. Situata in quella puntina estrema dell’Italia, proprio sul confine con la Slovenia. Elegante e colta, sferzata dalla Bora.
Da non perdere:
1 Piazza Unità. E’ la piazza aperta sul mare più grande d’Europa, l’abbraccio della città per i viaggiatori provenienti dal mare. E’ stata il teatro di importanti avvenimenti storici: l’arrivo della salma dell’arciduca Francesco Ferdinando nel luglio del 1914, l’annuncio del Duce delle Leggi Razziali. I triestini la chiamano Piazza Grande ed è il luogo dove ritrovarsi per un caffè o un aperitivo.
2 La Cattedrale di San Giusto. La storia di questa cattedrale è millenaria. Già in epoca romana sul sito sorgeva un’area sacra e nel V sec venne edificata una basilica dedicata a San Giusto. Di questa basilica paleocristiana sono ancora visibili resti di mosaici pavimentali tra la navata centrale e quella di sinistra. La forma attuale risale al XI-XII sec. e di questo periodo sono i mosaici absidali. L’interno è un vero e proprio scrigno. Oltre ai mosaici in stile bizantino-ravennate, ci sono bellissimi affreschi del 1230 con storie della passione di San Giusto, preziose opere di oreficeria: un reliquiario, crocifissi in lamina sbalzata, e cappelle tardoromaniche. La facciata a capanna ha un raffinato e grande rosone, gli stipiti del portale sono ricavati da due metà di una stele funeraria del I sec, e si possono vedere tre busti che rappresentano tre vescovi triestini. Sul campanile si può osservare una bella statua trecentesca di San Giusto.
3 Castello di Miramare. Bellissima dimora a picco sul mare voluta dall’arciduca Massimiliano d’Asburgo. Seguendo il gusto dell’epoca, il castello ha un aspetto eclettico ed è circondato da un parco mozzafiato con parti “a bosco”, giardini all’italiana e aree destinate a specie botaniche rare. Sul sito del Castello si trovano molte informazioni.
4 I Caffè storici. Sono indubbiamente una delle esperienze più significative da fare a Trieste. Qui la tradizione è di lungo corso, caffè e letteratura si intrecciano. I primi caffè in Italia nacquero nella vicina Venezia e quindi Trieste non poteva non risentire dell’influenza, ma qui assunsero un’importanza particolare. I caffè divennero luoghi d’incontro privilegiati di politici e letterati (e tutt’ora lo sono), erano frequentati da tutti i grandi poeti e scrittori che animavano la città. Al caffè Garibaldi si poteva incontrare spesso Umberto Saba insieme a Silvio Benco, giornalista del quotidiano triestino Il Piccolo, ma anche James Joyce e Italo Svevo. Al Caffè Stella Polare e al Caffè San Marco si recava spesso James Joyce. Bellissimo è il Caffè degli Specchi inaugurato nel 1839 e si trova proprio su Piazza Unità. Il Caffè Tommaseo fu importantissimo per il movimento irredentista, era frequentato da Joyce, Svevo, Stuparich e Saba. Il Caffè Tergesteo è protagonista di una poesia di Saba del Canzoniere.
Nei dintorni di Trieste…
1 Falesie di Duino. La Riserva si estende per 107 ettari, lungo una fascia di territorio ricca di tracce che testimoniano il passaggio dal clima medioeuropeo a quello mediterraneo. L’alto grado di biodiversità dà vita ad un paesaggio di rara bellezza, caratterizzato da bianchi ciglioni calcarei a picco sul mare. Il passaggio passa dal bosco alla macchia mediterranea, composta in maniera prevalente da lecci e carpini, i quali, avvicinandosi al mare, lasciano spazio agli arbusti.
2 Il piccolo borgo marinaro di Muggia, è una caratteristica località dalle fattezze istro-venete. Guardando Muggia dal mare, le bianche pietre d’Istria e le case colorate, creano un armonico tutt’uno con il verdeggiante ambiente carsico. Prima dell’anno Mille, si sviluppò a valle, nel porticciolo, un piccolo centro da cui nacque Muggia. Di quest’epoca sono il duomo e il palazzo comunale, ricostruito nel Novecento. In alto, sul promontorio che sovrasta il porto, si gode di un magnifico panorama sul Golfo di Trieste.